«Officine indipendenti, ennesimo autogol della giunta»

TERAMO – Prende posizione anche il Movimento 5 Stelle sulla chiusura di Officine indipendenti, su una ordinanza «firmata con insolità efficienza e tempestività dal primo cittadino», come la definisce il capogruppo dei grillini Fabio Berardini. Il rappresentante dell’opposizione chiede ironicamente «se i decibel fuori norma e gli schiamazzi esterni degli avventori, cui fa riferimento dell’ordinanza, siano un’esclusiva del solo locale di Giannella». Il riferimento è alle tantissime altre situazioni simili che si veerificano in città, con frequenti violazioni della tutela della quiete pubblica. Berardini accusa l’amministrazione comunale, citando l’assessore alla cultura Lucantoni, anche di non avere tenuto minimamente in considerazione il livello culturale delle Officine, «una delle poche realtà cittadine che riescono ancora – tra mille difficoltà logistiche ed economiche, a fare cultura». «Proposte di spessore – afferma il consigliere di M5S -, ben lontane dalle carnevalate cafonal-chic dei vari “aperistreet” che tanto piacciono ai nostri assessori, e nei quali sembra di assistere alle scene iniziali della “Grande Bellezza”, magnifico affresco del desolante stato della vita culturale romana, ma che potrebbe senza tanti sforzi applicarsi a quella teramana». La chiusura del circolo viene definito un autogol dell’amministrazione: «Tra rincari delle merendine e contratti-fantasma per gli scuolabus, tra palasport senza certificati ed adeguamenti al fotofinish per il Comunale – dice Berardini – Brucchi, novello Schettino, continua a navigare a vista. Gli scogli però sono sempre più vicini».